lunedì 2 marzo 2009

la terza pietra...Laura e Fabio


IO TI PRENDO COME MIA SPOSA
DAVANTI A DIO E AI VERDI PRATI
AI MATTINI COLMI DI NERBBIA
AI MARCIPAIEDI ADDORMENTATI
ALLE FRESCHE SERE D’ESTATE
A UN GRAN FUOCO SEMPRE ACCESO….

Baglioni.

Era da tempo che pensavamo di fare il Cammino di Santiago ma solo l’anno scorso abbiamo deciso di partire.
Biglietti in mano e zaino sulle spalle il 06 giugno 2008 siamo decollati.
Era una settimana che non dormivamo, l’organizzazione per la partenza è stata più complessa del previsto nonostante il supporto di Francesco e Michela Dragoni, conosciuti su internet e rivelatosi due aiuti importanti e soprattutto due amici sempre pronti a darci preziosi consigli e infondere tanta sicurezza.
Atterrati a Zaragozza abbiamo preso il treno per arrivare, il mattino seguente, a Ponferrada. Le frecce gialle erano da subito ben visibili e senza perdere tempo ci siamo messi in cammino.
E’ difficile spiegare le motivazioni che ci hanno spinto ad essere là in quel momento.
Da piccoli ci hanno insegnato a pensare al matrimonio come nelle fiabe con la principessa che indossa un abito di organza e il principe maestoso che impaziente aspetta la sua sposa all’altare.

Ci siamo invece trovati sul Cammino con due paia di pantaloncini corti, due magliette, un pile e un poncho nello zaino. Il giorno più bello della nostra Vita noi desideravamo viverlo nella semplicità, ci interessava solamente arrivarci rilassati, contenti e in posizione di ascolto dei nostri cuori.
Eravamo solo noi sul Cammino con il nostro cuore, il nostro cervello e la nostra meta: scambiarci il nostro SI in Santiago.
Abbiamo avuto la possibilità di percorrere 190 km in poco più di una settimana su sentieri che si alternavano tra boschi, prati e pascoli. Siamo saliti in quota, abbiamo visto paesaggi suggestivi, abbiamo conosciuto pellegrini provenienti da tutto il mondo, abbiamo portato uno lo zaino dell’altro, ci siamo riposati insieme quando eravamo stanchi e sorretti quando eravamo distrutti.
Il Cammino ci ha fatto scrollare da addosso tutte le nostre fatiche della vita quotidiana, ci ha permesso di dimenticare tutti gli egoismi delle persone che ci circondano tutti i giorni, dimenticare tutte le volte che qualcuno ci ha detto <<Non sposatevi, non vi conviene>>. Il cammino ci ha insegnato a prenderci per mano, ad ascoltarci l’uno con l’altro , a curarci con l’Amore, a liberare la nostra mente. A noi piace chiamarlo il Cammino della Luce perché in 8 giorni non abbiamo mai visto la notte.
Siamo arrivati in Santiago il 14 giugno alle h. 16:00.
All’arrivo tanta emozione, tanta stanchezza e la consapevolezza che quella per noi era solo un’altra partenza. La Cattedrale sorgeva bella ed imponente di fronte a noi. La gente pregava, si guardava attorno o scattava fotografie. Noi eravamo smarriti. Dopo soli 8 giorni passati a camminare su un sentiero dorato, il cemento della città e il suo frastuono ci sembravano tanto caotici quanto inutili. Ma il Cammino ci aveva riservato delle sorprese anche in Santiago. Abbiamo rincontrato due pellegrini tedeschi incontrati il primo giorno di cammino, ci ha fatto conoscere altri pellegrini che hanno festeggiato con autentica gioia la notizia del nostro matrimonio e siamo rimasti incantati dalla bellezza de “La Corticela”, la piccola chiesa originaria sulla quale gli antichi hanno costruito “La Cattedral” e dove l’indomani avremmo celebrato il nostro sacramento. Il parroco Juan Filgueiras era un uomo di media statura, con i capelli bianchi e gli occhi armoniosi. Ci fece scegliere il brano del Vangelo e ci spiegò come sarebbe stata la funzione religiosa.
Eccoci: 16 giugno 2008 h. 12:30: inizia la S.Messa.
Il parroco parlava bene l’italiano, presenti qualche amico pellegrino e noi due……in pantaloncini corti con le fedi riposte nella concha. I cuori sprizzavano di gioia mentre il parroco spiegava che quella chiesa è la parrocchia degli stranieri e dei pellegrini due condizioni che ci appartenevano entrambe ed era per questo motivo che era certo che fossimo nel posto giusto. Ci ha spiegato che la Madonna posta dietro all’altare è la Madonna del Consiglio e che da ora in poi sarà a lei che dobbiamo rivolgerci per farci sentire sempre amanti.
E’ così che ci siamo sposati. Nella consapevolezza che il matrimonio è un fatto personale e che solo il Signore può comprendere la meraviglia e l’estrema dolcezza di questa promessa.

Il Cammino non ti dona il coraggio ma ti permette di scoprirlo dentro di te. Quando finalmente riesci a vivere una giornata secondo il ritmo naturale dal sorgere del sole fino al suo tramonto, a scandire il tempo in base alla lunghezza del tuo passo, è in quel momento che riesci a trovare il tempo per ascoltare il tuo cuore, parlare con il tuo compagno e riflettere sull’importanza e la bellezza del passo che state per compiere insieme.
E’ la magia del Cammino che ti porta a dire il SI davanti a Dio e ai verdi prati e per noi non esiste matrimonio migliore.

Siamo a disposizione per tutte le domande o curiosità che vi possono venire in mente.
Fabio & Laura.





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